23 giugno, 2009

Il teatro Greco di Siracusa aperto per Baglioni


Gli amici che ci leggono mi scuseranno se mi soffermo su un tema locale, ma il suo valore credo sia tale da poter interessare anche chi siracusano non è.
DOpo innumerevoli polemiche, e contrariamente al parere generalmente espresso dalla maggioranza di forze politiche e culturali locali, il teatro greco di Siracusa, normalmente utilizzato solo per le annuali rappresentazioni classiche, che si tengono in questo periodo, è stato concesso in uso agli organizzatori del tour di Claudio Baglioni per la realizzazione di un concerto.
La mia opinione, lo ammetto, non è ancora ben definita, in quanto, se da un lato non ho dubbi che il teatro greco sia stato fatto per ospitare arte e spettacolo, mi duole che, a fronte di innumerevoli possibilità, sia stato aperto (per la prima volta negli ultimi venti anni almeno) oltre che alle tragedie classiche, a questo particolare evento. E' una scelta di promozione turistica o semplicemente un grosso affare economico che come tale ha potuto infrangere tabù e divieti?
E' giusto che prevanga la conservazione o che il luogo sacro ad Eschilo ed ai suoi pari sia reso disponibile alla fruizione del maggior numero possibile di persone?
io ancora non mi esprimo, ma vi chiedo di dire la vostra .

Fonte:Jasper33 http://edizioniedessae.forumcommunity.net/?t=28817666&st=0#entry202200507

1 Commenti:

Blogger Stoà Associazione Culturale ha detto...

Vi riporto di seguito, il contributo dato dall'On. Fausto Spagna, già Sindaco di Siracusa, sul tema proposto in questo post.
La citazione viene da una pagina di Facebook dedicato al gruppo Stoà Associazione Culturale e l'On Spagna ci ha gentilmente autorizzati a riportarla sul nostro forum e blog



Non avrei dubbi.Per spettacoli rock,pop, l'uso del teatro greco dovrebbe essere rigidamente vietato. Viene esposto,infatti, a rischi evidenti connessi alla presenza di un pubblico particolare:masse giovanili,
operatori,non abituati a convivere con le esigenze di rispetto che richiede un teatro antico.Il concerto Dalla-Morandi al Teatro Greco 20 anni fa (unico e solo) provocò danni documentati : pietre divelte,chiodi sulle pareti etc. Ripetere la stessa esperienza è un errore grave e non mi interessa sapere se questa scelta è dettata da motivi economici o da semplice superficialità.Credo,invece,che il rispetto dei monumenti antichi non dipenda soltanto dalle soprintendenze che oggi esercitano una autorità debolissima davanti alla politica (assessore reg.le ai beni culturali),dipende soprattutto dall'associazionismo,dai gruppi spontanei,dalla stampa locale,se hanno la capacità (e non ce l'hanno) di mobilitarsi e di indignarsi.

Fausto Spagna

25 giugno 2009 alle ore 05:45  

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