26 settembre, 2008

LES PENSEES D'UN CHEVALIER di Vincenzo Licitra



Titolo: LES PENSEES D'UN CHEVALIER
Autore: Vincenzo Licitra
Casa Editrice: Edizioni Edessae
Categoria: Etica e spiritualità

Dalla prefazione di Bent Parodi Di Belsito al libro di Vincenzo Licitra :"Les Penseé d'un Chevalier"

….” Certo quella del “cavaliere” oggi può sembrare un’immagine fuori dal tempo, o, almeno, fuori dal nostro, di tempo, e certamente ad un pubblico non avvezzo ai temi dell’esoterismo può evocare immagini di battaglie e di accessori ad essa attinenti, ma per chi ama nutrirsi di simboli e per chi cerca la luce, il cavaliere non fu solo questo, anzi non fu “soprattutto” questo. Il cavaliere è ben altra figura, una figura che potrebbe, ma oso pensare dovrebbe, essere riesumata ed eretta a simbolo di virtù e di ricerca interiore, di ricerca della verità. Infatti, cos’era un cavaliere, sia nella concezione eroica che fu di Artù e del ciclo (siclo, tassa per entrare nel Tempio, siculo, sikelia, sikel, sigillo, sessualità, sacco) della Tavola Rotonda, ma che fu anche nella concezione dei Cavalieri dell’Ordine del Tempio di Gerusalemme, meglio conosciuti come i Templari, che fu anche per i “Fedeli d’Amore” tra i quali possiamo citare nomi certo non di poco conto come Dante Alighieri, se non una maniera di essere? Una maniera di vivere, quindi, di improntare le proprie azioni, la propria quotidianità, al fine di raggiungere uno stato ideale che consentisse all’operante (operaio) di vedere la luce, la luce ovviamente non intesa come la luce del sole, ma quella luce che brilla all’improvviso dentro di noi, come bene descrive poeticamente Apuleio di Madaura quando parla di Lucio, restituito da Iside alle sue fattezze umane dopo averne mangiate le rose, e ci consenta di “scoprire” e quindi di conoscere se stessi; infatti, come ben recita il motto scolpito sul frontone del tempio di Deli, “Novi te ipsum”, è attraverso la conoscenza di se stessi e in se stessi che la luce si “rivela” in un istante che cambia radicalmente e per sempre la vita”.

Fonte: www.edizioniedessae.com

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